COMUNE DI TRINITAPOLI
PROVINCIA DI BARLETTA-ANDRIA-TRANI
REALIZZAZIONE DI UN
PARCO ATTREZZATO DENOMINATO
“PARCO DELLA LEGALITÀ”
CUP: F85I23000060004 – CIG: 9775710318
RELAZIONE TECNICA GENERALE
L’area oggetto d’intervento è ubicata a Trinitapoli (BT), nella zona nord-orientale del suddetto comune, tra via P. Nenni, via G. la Pira, via Mandriglia e via Mulini, nei pressi del Palazzetto dello Sport “Sandro Pertini”, a est, e del Centro Parrocchiale Santo Stefano Protomartire, a nord.
L’intervento in oggetto prevede la realizzazione di un parco urbano attrezzato denominato “Parco della Legalità”.
Stralcio ortofoto
A seguito del sopralluogo si è potuto constatare come, attualmente, l’area interessata dall’intervento sia priva di manutenzione, costituita da terreno prevalentemente incolto.
I marciapiedi che circondano il lotto sono parzialmente dissestati. I parcheggi e gli attraversamenti pedonali non risultano ben regimentati.
Parte della superficie destinata al parco ospita un’area con giochi per bambini con pavimentazione antitrauma.
Aspetto caratterizzante dell’area, che diventa elemento fondante del progetto è la presenza di diversi esemplari di ulivi, alcuni dei quali disposti secondo uno schema assiale che direziona e orienta la percorrenza.
Di seguito si riporta il report fotografico dello stato attuale dell’area.
L’intervento in oggetto prevede la realizzazione di un parco attrezzato denominato “Parco della Legalità” che sorgerà su un’area attualmente di proprietà comunale. L’obiettivo che il progetto si prefigge è di trasformare quest’area in un parco attrezzato che possa essere vissuto sia come luogo di incontro, ma soprattutto come centro culturale all’aperto in cui le varie fasce di età possano incontrarsi e scambiarsi i saperi reciproci. Pertanto il progetto nasce dalla duplice esigenza della comunità di dotarsi di un’area attrezzata per lo svolgimento di funzioni all’aperto e di offrire opportunità di emancipazione verso un alto livello del senso civico, di crescita, di socializzazione e di promozione di uno stile di vita sano come elemento di contrasto al disagio, all’isolamento. Dunque, se attualmente l’area di progetto appare come un luogo marginale per la sua posizione ai confini con l’edificato, di contro, quest’area costituisce una vera e propria risorsa per la rigenerazione dell’intero comune di Trinitapoli.
Attualmente in stato di scarsa manutenzione, il sito oggetto dell’intervento diventerebbe un polo attrattore per attività sportive, ricreative e ludico-culturali, ponendosi in una posizione non più marginale ma baricentrica.
Planimetria generale di progetto
Il progetto mira, dunque, a trasformare l’area del parco in una centralità che diventi un polo rigeneratore per la città, un luogo per l’incontro e la socializzazione.
In parallelo l’intervento diventa occasione per riqualificare l’intera area e migliorare la sicurezza degli abitanti.
Distribuzione funzionale
L’impianto progettuale del parco si caratterizza per la presenza di due percorsi incidenti che attraversano il parco, orientandone la percorrenza. Viene enfatizzato l’asse preesistente, con orientamento nord-sud, delineato da alcuni esemplari di ulivo (olea europea), rafforzato attraverso l’implementazione di ulteriori esemplari e attraverso la realizzazione di un percorso pedonale di collegamento tra via P. Nenni e via Mandriglia.
Il suddetto asse diventa generatore del progetto, che implica l’inserimento di un contro-asse, con orientamento est-ovest, attraverso la piantumazione di un filare di alberi di pioppo (populus nigra variante ‘Italica’) e attraverso la realizzazione di un percorso pedonale di collegamento tra via G. la Pira e via Mulini.
Su via Mulini viene inserita la piazza di accesso principale al parco, caratterizzato da uno spiazzo in pavimentazione drenante in calcestre tipo Stabilsana, campi intervallati da piattina metallica, che va ad inquadrare le sedute. In essa trovano spazio anche le rastrelliere per biciclette e cestini portarifiuti.
Al rigore dei due percorsi principali, aventi una larghezza pari a 3m, realizzati in pavimentazione drenante in calcestre tipo STABILSANA, si contrappone l’andamento sinuoso di un terzo percorso che li interseca, dedicato alla passeggiata e al fitness, realizzato in terra stabilizzata, con larghezza variabile.
Oltre che definire la percorrenza del parco, i due assi principali lo suddividono in macroaree distinte dal punto di vista funzionale, in alcuni casi potenziando l’attuale vocazione degli spazi. In particolar modo, nella parte sud del parco, già caratterizzata dalla diffusa presenza di ulivi, è stata infittita la trama degli stessi attraverso la piantumazione di ulteriori esemplari, così da preservare la destinazione ad uliveto.
L’area ad est del parco è dedicata al fitness, e alla didattica all’aperto, attraverso la realizzazione di un’area priva di alberature, al fine di poter far sviluppare idealmente un circuito per lo svolgimento di attività motorie, e allo stesso tempo piazza per incontri culturali, dibattiti e piccoli concerti all’aperto.
I percorsi fitness, chiamati anche “percorsi salute”, consentono una vasta gamma di esercizi per il mantenimento ed il miglioramento della forma fisica da svolgere all’aria aperta, attraverso circuiti per esercizi a corpo libero.
La zona a nord del parco, invece, è caratterizzata dalla presenza di un’area gioco per bambini, preesistente, in pavimentazione antitrauma, attrezzata con giostrine e sedute. L’area a verde circostante sarà adibita a pineta attraverso la piantumazione di esemplari di pinus pinea che garantiranno l’ombreggiamento.
I due assi principali saranno rafforzati dalla presenza di lastre di cls posate a secco, ortogonali al percorso in pavimentazione calcestre.
Il parco è delimitato perimetralmente dalla presenza di vegetazione arbustiva con esemplari tipici della macchia mediterranea, piante aromatiche ed erbacee da fiore (Arbutus unedo, Punica granatum, Hypericum spp., Myrtus communis, Bruxus sempervirens, Corylus avellane, Laurus nobilis, Juniperus spp., Lantana camara, Cistus spp., Callistemon spp., Rosmarinus officialis). Tale soluzione definisce il perimetro del parco, delineandone i confini rispetto alle proprietà circostanti.
Tale conformazione del parco, doterà il Comune di Trinitapoli di uno spazio di aggregazione multifunzionale a servizio della comunità che potrà ospitare attività aggregative e di carattere ludico e sportivo.
Il verde e i percorsi rappresentano gli elementi strutturanti per l’organizzazione funzionale del parco in quanto tengono insieme e connettono tra loro le aree per il gioco, quelle per lo sport, quelle a carattere prevalentemente naturalistico e quelle per la sosta.
Il progetto si adagia sulla topografia esistente senza modificarla e anzi acquisendo da essa gli elementi dell’orografia atti allo smaltimento delle acque meteoriche. L’acqua piovana non drenata viene convogliata mediante adeguate pendenze per confluire nella cisterna di raccolta, al fine di essere reimpiegata per l’irrigazione delle aree verdi.
Contestualmente, la realizzazione del parco diventa occasione per riqualificare l’intera area e regolarizzare gli spazi per la sosta degli autoveicoli; i parcheggi collocati su via Giorgio la Pira, che attualmente occupano tratti della corsia stradale, vengono inglobati in un sistema regolare attraverso rientranze nel marciapiede, agendo nell’ottica di un’ottimizzazione degli spazi, e di una massimizzazione della fruibilità e dell’accessibilità dei percorsi nonché della sicurezza da parte degli utenti (automobilisti e pedoni).
Allo stato attuale, infatti, non è assicurata la corretta percorribilità dei marciapiedi, in quanto alcuni tratti risultano essere divelti per l’azione delle radici degli alberi, e in condizione tale da costringere il pedone a camminare lungo la carreggiata stradale.
L’intento è quello di dare continuità ai marciapiedi, attraverso il rifacimento dei tratti disconnessi, la pavimentazione di un tratto attualmente non pavimentato ad angolo tra via G. la Pira e via Mandriglia e la realizzazione di aiuole correttamente dimensionate in relazione agli esemplari arborei che ospitano.
L’intero intervento è realizzato attraverso l’uso di materiali biocompatibili e superfici drenanti.
Socialità, ambiente, ecologia e buone pratiche
Il presente progetto è stato inteso come opportunità di realizzare un polmone verde nella città di Trinitapoli, nel quale la funzione di filtro, ottenuta con la diffusa piantumazione di specie vegetali autoctone, è stata sapientemente intrecciata con una serie di elementi strutturanti che renderanno il parco fruibile da tutta la cittadinanza, probabilmente non solo di Trinitapoli: ai percorsi pedonali pensati anche per il jogging, all’area fitness e alle aree ludico ricreative sono stati affiancati orti e coltivazioni di farro e grano, così da avvicinare il parco a tutte le fasce di età, dai più piccoli agli anziani.
Mettendo a disposizione le aree verdi non occupate dalla maglia olivetata e dalla pineta per la realizzazione di orti e di coltivazioni di farro e grano, in particolare, si è inteso ricercare l’obiettivo di restituire alla cittadinanza un rapporto nuovo e più intimo con i paesaggi agricoli circostanti, e la scelta di mantenerli affiancati alle aree ludiche va proprio in questa direzione: l’area coltivata, non rimane come area isolata e relegata a chi ha scelto di “coltivare la terra”, ma sarà alla portata di tutti, del bambino che mentre gioca sarà incuriosito da qualcosa che ha sempre visto da lontano, della mamma che potrà immaginare di piantare lì le sue spezie, del nonno che potrà immaginare di insegnare a suo nipote un’antica arte.
Tale obiettivo si pone in continuità con l’orientamento già delineato dall’EXPO 2015, il cui tema è stato proprio, come riportato nel logo qui di fianco, “Nutrire il pianeta, energia per la vita”.
D’altro canto, le tematiche relative alla nutrizione, alla coltivazione agricola sostenibile e alla definizione di un legame tra città e campagna, sono oggigiorno di grande attualità e la realizzazione del presente progetto rappresenta un’occasione importante per il suo potenziale comunicativo.
Ed è per tale ragione che la realizzazione del “Parco della Legalità” non si limita alla mera realizzazione dell’opera, ma va molto oltre, in quanto tra le finalità del progetto è insito un intento comunicativo finalizzato a diffondere le “buone pratiche” dal punto di vista sociale, ambientale ed ecologico.
Un ulteriore aspetto prioritario è quello di far conoscere e vivere il progetto in tutti quegli ambiti in cui risiedono i potenziali portatori di interesse, nella convinzione che i soggetti protagonisti di un progetto come questo non possono essere solo le istituzioni, quantunque vocate a tale ruolo, ma deve diventare centro propulsivo per un coinvolgimento più largo dei cittadini, delle scuole, delle associazioni e, perché no, degli investitori privati, che con la loro energia imprenditoriale possano essere fautori di nuove iniziative.
In particolare, si intende promuovere e attivare forme di gestione alternative: le aree potranno essere assegnate a scuole, associazioni, singoli cittadini, ecc, in modo da definire forme di presidio che alleggeriranno il compito di controllo e manutenzione dell’Amministrazione comunale.
Questa originale impostazione progettuale potrebbe essere vista da qualcuno come visionaria, tuttavia nasce da una profonda conoscenza del tema, che vede oggi numerose best practice realizzate con successo. Tra queste, la più vicina all’idea che si vuole realizzare, è quella strutturata dal progetto “Micoltivo, Orto a Scuola”, promosso proprio nell’ambito delle iniziative di EXPO 2015. Si tratta di un “programma dedicato ai bambini che mira ad incoraggiare una corretta e sana alimentazione attraverso l’esperienza concreta degli orti didattici … prevedendo una più ampia riqualificazione di questi spazi verdi. Il progetto potrebbe diventare artefice di innumerevoli iniziative, con l’obiettivo di mettere a punto un modello didattico in grado di radicarsi in modo permanente nella programmazione scolastica e di essere esportato in altre scuole anche a livello nazionale, nell’ottica di creare una rete EXPO sul tema”.
In particolare, ad esempio, il progetto potrebbe prevedere il coinvolgimento integrato dei diversi gradi scolastici (scuola dell’infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di primo grado) e la strutturazione di un percorso didattico trasversale su più aree disciplinari.
La scuola dell’infanzia svolgerà il ruolo dell'”osservatore“, i bambini più piccoli verranno portati nell’orto a vedere, toccare e annusare le diverse specie orticole e le varie essenze piantumate e saranno avviati all’educazione scientifica.
La scuola primaria del “coltivatore“, gli alunni potranno piantare le loro piantine e scoprire attraverso gli orti e le coltivazioni di farro e grano, il ciclo delle stagioni, dell’acqua così come il cibo arriva sulle nostre tavole e tutte le buone abitudini del mangiar sano.
La scuola secondaria dell'”organizzatore“, i ragazzi si occuperanno della pianificazione degli orti, così come del sostentamento anche economico dell’iniziativa, organizzando eventi di promozione e diventando loro per primi diffusori dell’iniziativa.
In questo modo, gli orti diventerebbero degli “ecosistemi” in grado di auto-sostenersi nel tempo da un punto di vista biologico, organizzativo e sociale. Insegnanti, bambini, ragazzi, genitori, nonni, ma anche il resto della cittadinanza potranno incontrarsi e confrontarsi in questi “ecosistemi”, sviluppare un senso di responsabilità verso l’iniziativa e prendersi cura di un “bene comune“.
Al fine di rendere più efficace l’intento divulgativo e didattico che il progetto si prefigge, nel parco saranno dislocati dei pannelli tematici finalizzati a diffondere le “buone pratiche” dal punto di vista sociale, ambientale ed ecologico.
Citando la Dichiarazione sull’ambiente umano elaborata a giugno del 1972 nell’ambito della Conferenza di Stoccolma delle Nazioni Unite sull’Ambiente Umano, “L’uomo è al tempo stesso creatura e artefice del suo ambiente, che gli assicura la sussistenza fisica e gli offre la possibilità di uno sviluppo intellettuale, morale, sociale e spirituale. La protezione ed il miglioramento dell’ambiente è una questione di capitale importanza che riguarda il benessere dei popoli e lo sviluppo economico del mondo intero; essa risponde all’urgente desiderio dei popoli di tutto il mondo e costituisce un dovere per tutti i governi. L’aumento naturale della popolazione pone incessantemente problemi di conservazione dell’ambiente, ma l’adozione di politiche e di misure adeguate può consentire la soluzione di tali problemi”.
I pannelli informativi, dunque, oltre a contenere nozioni circa il territorio e il sistema ambientale, le caratteristiche degli habitat e delle specie vegetazionali presenti, riporteranno descrizioni delle antiche arti, della cultura contadina e tradizionale, nonché modelli esemplari dal punto di vista sociale e buone pratiche dal punto di vista ecologico ed ambientale (vedi tavola PC.05_Particolari costruttivi_buone pratiche).
In continuità a quanto rappresentato nelle pagine precedenti i pannelli informativi oltre a contenere nozioni circa il territorio e il sistema ambientale, le caratteristiche degli habitat e delle specie vegetazionali presenti, evidenzieranno nozioni pratiche a favore del senso civico, del senso di appartenenza, del rispetto delle regole e del rispetto della libertà e della vita degli altri.
Presidente della Repubblica Italiana – Sandro Pertini Mondiali di Calcio Espana’82
La legalità non può essere racchiusa nel semplice significato del rispetto delle regole, esso deve essere inteso anche nella sua valenza etica e morale che guida le azioni umane. Questo principio va di pari passo con quello del libero arbitrio, cioè della capacità dell’essere umano di compiere delle azioni senza costrizioni né impedimenti; come sosteneva Goethe “La legalità è la Libertà“. Il concetto di legalità può essere presentato ai giovani facendo conoscere loro personaggi che hanno incarnato questo valore: personalità quali Falcone e Borsellino ma anche celebrità più o meno famose che attraverso il loro coraggio ed iniziative hanno promosso la legalità.
Infiniti sono i modi di praticarla e non è necessario che gli esempi da cercare per definirla siano vistosi, eroici, grandi; anche l’insegnamento delle buone pratiche per il rispetto del territorio, la diffusione della cultura, in tutte le sue declinazioni, possono essere dei piccoli grandi esempi di libertà e quindi di legalità.
La rappresentazione dei messaggi propositivi è l’occasione per inserire e creare all’interno del parco dei percorsi tematici atti a rappresentare e raccontare la vita delle donne e degli uomini italiani che hanno fatto grande la nostra Repubblica, attraverso l’installazione di pannelli in plexiglass su cui saranno inserite foto e didascalie.
“Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini” (Giovanni Falcone).
Le grandi personalità del passato hanno lottato per i loro diritti, la loro libertà e attraverso questi sforzi hanno contribuito a migliorare lo stile di vita attuale permettendo alle generazioni moderne di avere una maggiore comprensione del loro essere e del mondo che li circonda, dunque la legalità è un’esigenza fondamentale della vita sociale per promuovere il pieno sviluppo della persona umana e la costruzione del bene comune.
Barriere architettoniche
Non vi sono particolari problematiche connesse al superamento delle barriere architettoniche dal momento che l’area di progetto non presenta salti di quota, sviluppandosi in piano.
L’abbattimento delle barriere architettoniche sarà garantito su tutta l’area di intervento, mediante l’inserimento di attraversamenti pedonali e rampe a cadenza costante, opportunamente individuate mediante la segnaletica verticale e orizzontale, che agevolano il flusso al pedone con disabilità motorie, visive e uditive. Inoltre, l’opportuno dimensionamento degli stalli riservati ai portatori di handicap e la disposizione degli stessi vicino agli accessi pedonali massimizza l’accessibilità e la fruibilità degli spazi alle utenze deboli.
I pannelli informativi dislocati nel parco, presenteranno indicazioni in braille e in caratteri normali a rilievo, leggibili anche dagli ipovedenti, oltre all’inserimento del QR-code attraverso il quale sarà possibile connettersi al sito istituzionale del comune e/o ad eventuali app di futura progettazione.
I materiali
Tra gli obiettivi che hanno orientato le scelte progettuali vi è quello di lasciare il suolo quanto più permeabile possibile. Tale finalità si riflette nella scelta dei materiali.
La superficie predominante è quella destinata al verde con vegetazione erbacea, arbustiva e arborea. Per le aree pedonali sono state scelte pavimentazioni in calcestre tipo STABILSANA che, oltre ad avere un aspetto estetico assolutamente naturale e molteplici possibilità di finitura superficiale, garantiscono un’azione drenante, consentono di avere una superficie resistente agli agenti atmosferici e presentano buone caratteristiche di elasticità e resistenza alla compressione, grazie alla mancata necessità di realizzare giunti di dilatazione nella pavimentazione finita. Inoltre, rispetto alle pavimentazioni in sola terra battuta, presentano il vantaggio di non creare eccessiva formazione di polvere, non hanno crescita erbosa, sopportano e distribuiscono meglio i carichi in movimento e sono prive di buche e fango durante i periodi di pioggia.
Il calcestre è un materiale granulare derivante da roccia calcarea, disponibile in due tonalità: bianco scuro, ottenuto da una miscela di sasso bianco puro e terra, che inizialmente si presenta di colore marrone ma si schiarisce successivamente con il dilavamento pluviale. Il granulato è solitamente utilizzato per la realizzazione di pavimentazioni esterne, vialetti pedonali e carrabili, strade bianche e piste ciclabili, percorsi in macadam, misto cementato e campi sportivi.
I vari strati di calcestre, posati con diversa granulometria, formano una crosta compatta particolarmente resistente e stabilizzante.
La pavimentazione così ottenuta ha l’aspetto finale di un percorso in ghiaia fine battuta.
Si è scelto tale materiale per i percorsi pedonali principali, (asse nord-sud e asse est-ovest) e per lo slargo di ingresso su via Mulini.
Tali assi sono rafforzati dalla presenza di lastre di cls, posate a secco sul tappeto erboso secondo gli elaborati di progetto, ortogonalmente agli stessi sulle quali sarà possibile l’inserimento di indicazioni alfanumeriche.
Tale pavimentazione è disposta secondo gli elaborati progettuali secondo tre lunghezze: (490×60) cm, (740×60) cm e (990×60) cm.
Il percorso fitness è realizzato in terra stabilizzata, anch’essa con sottofondo in massicciata di pietrisco misto di cava, realizzata con materiale stabile non gelivo.
Si tratta di un composto bioedile, conforme alla DirettivaCEE 89/106, costituito da una miscela di sali allo stato solido (silicati, fosfati, carbonati di sodio e potassio in polvere).
Non legante, poiché non esplica direttamente alcuna azione in tal senso, ma favorisce l’azione del legante idraulico, tramite l’azione di sali complessi, che svolgono la funzione di neutralizzare le pellicole organiche presenti nel terreno che, ove presenti in misura elevata, non consentirebbero una bagnabilità adeguata del terreno da parte del legante. Viene inoltre favorita la dispersione e la funzione della miscela legante nel materiale terroso.
Per quanto riguarda le bordure si utilizzeranno cordoli in acciaio. Questi dello spessore di 2,00 cm, fungono da delimitazione tra le aree in terra stabilizzata e le aree a verde.
L’arredo urbano
Si riportano di seguito le principali scelte progettuali in merito alla dotazione del parco con elementi di arredo urbano.
PANCHINE
Si prevede l’utilizzo di panchine del tipo BOX di Escofet. Questa seduta è composta da un parallelepipedo di cemento modellato dagli spigoli netti che levita sopra la propria ombra. Si tratta di una panca componibile senza schienale con larghezza 50 cm e lunghezze variabili in base al modulo 50 cm. Con lunghezze di 250, 200, 150, 100 e 50 cm. È un prodotto ecosostenibile con finitura esterna in pietra naturale utilizzando aggregati riciclati locali, in una formulazione che sostituisce l’uso di aggregati naturali.
RASTRELLIERE PORTABICICLETTE
In corrispondenza degli ingressi del parco è previsto il posizionamento di portabiciclette singoli tipo RAVAL di Escofet, con struttura in calcestruzzo stampato monomateriale UHPC – Slimconcrete rinforzato con acciaio inossidabile. Si tratta di un portabiciclette singolo che consente di fissare saldamente due biciclette, con una sezione triangolare che ne ottimizza la resistenza agli urti e agli sforzi di flessione, con un’armatura interna in acciaio inossidabile. Questo modello viene preferito alla classica rastrelliera in acciaio in quanto, in quest’ultimo, il punto di ancoraggio a terra obbliga l’utente ad abbassarsi per fissare la bicicletta, e non tutti hanno la capacità di muoversi agevolmente, specie se anziani; dunque, questa manovra risulta assai complicata soprattutto quando la rastrelliera è già popolata da altre biciclette, anche a causa del passo stretto degli stalli. Inoltre, l’ancoraggio basso della ruota porta alla deformazione di questa.
CESTINI PORTARIFIUTI
In varie zone del parco si prevede la posa in opera di una combinazione di un cestino e un posacenere tipo LAUREL & HARDY di Escofet. Questo è composto da due cilindri di diverso raggio in calcestruzzo modellato; il primo è il cestino che prevede l’utilizzo di un sacchetto in plastica fissato da un anello in acciaio inox articolato sulla cerniera del coperchio, mentre il secondo è un contenitore posacenere asportabile dotato di uno snodo che permette di svuotare il suo contenuto nel cestino senza staccarsi dall’impostato.
TAVOLI DA ESTERNO
Nell’area “Pineta” è previsto l’inserimento di tavoli da esterno tipo Prat di Escofet. Sono elementi modulari progettati per funzionare come elementi individuali e anche in diverse combinazioni, con opzioni illimitate in termini di aggregazione e versatilità. Il Prat Chess incorpora una scacchiera integrata nel cemento. Entrambi i modelli (il tavolo e lo sgabello Prat) sono il risultato del gioco con la materia e dei vuoti di un cubo originale di 80 x 80 x 80 cm in cui i piani verticale e orizzontale hanno lo stesso spessore.
Il tavolo e il gruppo sgabello sono realizzati in cemento stampato, con una finitura in calcestruzzo lucido del piano superiore.
ILLUMINAZIONE
Per l’illuminazione del parco si prevedono lampioni tipo Prisma di Escofet.
Questa lampada è caratterizzata dalla sua sottile geometria prismatica e si integra facilmente nel paesaggio, con tre materiali opzionali per la colonna: cemento, legno e acciaio. Il portalampada ha un diffusore in policarbonato estruso che devia il flusso luminoso, conferendogli un piacevole effetto faro oltre alla sua principale funzione di illuminazione.
È disponibile in tre altezze e con una sezione comune di 16 x 16 cm: Prisma 420, Prisma 320 e Prisma 100, con tre varianti materiche: cemento armato grigio con finitura acidata idrorepellente; Legno di pino scandinavo trattato in autoclave con protezione fungicida e acciaio zincato con verniciatura effetto acciaio Cor-ten. Il portalampada ha la base e il coperchio superiore in fusione di alluminio e il diffusore in policarbonato trasparente estruso con microscanalatura interna. Modulo LED 700 mA 38 V per Prisma 420 e Prisma 320 e modulo LED 500 mA 29 V per Prisma 100.
AREA FITNESS – PERCORSO VITA
Nell’area dedicata allo sport l’idea è di creare un’area fruibile da ragazzi, adulti ed anziani con l’intenzione di aiutare gli utenti a stare bene, a divertirsi e ad incontrare altre persone, con la possibilità del verificarsi di interessanti scambi inter-generazionali. In particolare, per quanto riguarda le attrezzature per il fitness, si prevede l’installazione di attrezzi tipo ItalianGarden che consentono la realizzazione di un programma di ginnastica dolce all’aperto. Le varie attrezzature per workout possono facilmente combinarsi e dare vita a circuiti. Sia i principianti che gli atleti più allenati potranno utilizzare queste strutture, che si prestano perfettamente ai diversi livelli di difficoltà portando così benefici per la salute attraverso la riduzione dello stress e l’esercizio fisico. Per tutte le tipologie di attrezzature previste nel progetto è stato scelto l’utilizzo dell’acciaio, per la sua durabilità nel tempo e minore manutenzione rispetto al legno. Tutte le strutture saranno complete di indicazioni per il corretto utilizzo.
RECINZIONE IN PALI DI CASTAGNO AUTOCLAVATI
Gli ingressi secondari del parco saranno caratterizzati da una recinzione realizzata con pali in legno di castagno scortecciato, impregnati in autoclave con sali speciali, simili a pali tutori, di diametro variabile dagli 8 al 10 cm, fissati nel terreno, con uno strato superficiale di ciottoli di circa 50-100 mm di diametro.
La vegetazione
L’assetto vegetazionale assume un ruolo preponderante all’interno del progetto, conferendo all’intervento una spiccata qualità ambientale.
Il verde è inteso come elemento caratterizzante i diversi ambiti di progetto e come elemento di ricucitura tra il sistema seminaturale della campagna e quello artificiale della città che si attesta al margine dell’area d’intervento.
Particolare attenzione è stata posta al controllo e alla conservazione dei valori paesistici esistenti, attraverso la formazione di diverse zone tematiche fra di esse connesse grazie al sistema della viabilità pedonale che invita l’utenza alla percorrenza e alla scoperta graduale degli spazi e delle varietà botaniche.
La scelta delle specie vegetali e la loro disposizione morfologica sul suolo rispondono a precisi criteri funzionali congruenti con il ruolo che le differenti parti del progetto sono destinate ad assolvere.
I temi su cui si è lavorato sono sostanzialmente: la bordura verde perimetrale del parco, gli assi di percorrenza e le macroaree in cui il parco è suddiviso dai percorsi.
Il percorso che attraversa il parco secondo l’asse nord-sud è segnalato dalla presenza di un filare di ulivi (olea europea), parte dei quali preesistenti, mentre il percorso con orientamento est-ovest è caratterizzato dalla presenza di un filare di alberi di pioppo (populus nigra variante ‘Italica’).
Nella parte sud del parco, già caratterizzata dalla diffusa presenza di ulivi, sono stati piantumati ulteriori esemplari, così da preservare la destinazione ad uliveto.
Per gli alberi di nuovo impianto, si è scelto di rispettare e riproporre il sesto d’impianto degli alberi preesistenti nelle aree circostanti, attraverso una tessitura regolare dei filari.
L’area a verde adiacente alla zona con i giochi per bambini sarà, invece, adibita a pineta attraverso la piantumazione di esemplari di pinus pinea che garantiranno l’ombreggiamento.
Infine, in continuità con lo stato attuale, saranno piantumati ulteriori esemplari di schinus molle lungo via Mandriglia, via G. la Pira e via P. Nenni.
Per la bordura perimetrale sono state scelte specie arbustive ed esemplari tipici della macchia mediterranea, piante aromatiche ed erbacee da fiore (Arbutus unedo, Punica granatum, Hypericum spp., Myrtus communis, Bruxus sempervirens, Corylus avellane, Laurus nobilis, Juniperus spp., Lantana camara, Cistus spp., Callistemon spp., Rosmarinus officialis).
Risultati attesi
I risultati attesi dall’attuazione dell’intervento progettuale descritto coincidono, dunque, con l’attivazione di processi che possano:
- riqualificare l’intera area a margine dell’edificato;
- attivare processi di rivitalizzazione sociale, culturale ed economica mediante iniziative educative – ricreative (aree per il tempo libero, aree fitness e di playground)
- essere propulsori di nuovi processi di riqualificazione urbana e paesaggistica nelle aree urbane e periferiche a destinazione pubblica;
- essere motore di riqualificazione fisica ed estetico funzionale dell’area (arredo urbano – sistema del verde e della naturalità – continuità del sistema ecologico)
- ridurre il consumo di suolo (disimpermeabilizzazione delle superfici – risparmio energetico e recupero acque piovane)
- incrementare la sicurezza dei fruitori e dei pedoni.
Tale bordura verde definisce il perimetro del parco delineandone i confini rispetto alle proprietà circostanti.
La scelta delle suddette specie vegetazionali garantisce un aspetto cromatico gradevole, variegato e multiforme a seconda delle stagioni.
La scelta delle specie vegetali ha tenuto conto, inoltre, dei seguenti fattori:
- l’adattabilità alle condizioni pedoclimatiche del sito;
- la funzione paesaggistica e la compatibilità dei gruppi vegetazionali;
- la reperibilità sul mercato.