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DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO

Il progetto prevede l’esecuzione dei lavori di normalizzazione della fognatura nera, e l’adeguamento dell’impianto di depurazione e costruzione del collettore emissario a servizio dell’agglomerato di Porto Cesareo (Le).
Il tracciato dei lavori di normalizzazione della fognatura, consentiranno lo scarico delle acque reflue trattate nel Mare Ionio, a mezzo di una condotta sottomarina consortile con l’impianto di depurazione a servizio dell’agglomerato di Nardò (LE).
L’area di intervento che riguarda le opere di completamento della fognatura nera interessa l’abitato di Porto Cesareo e, nello specifico, via Cilea, via Bach, via Mascagni, via Piccinni, un tratto della litoranea e via S. Marcello. Detti interventi ricadono in zona Blzone sature (stazione di sollevamento n. l) e in zona PIRT (stazione di sollevamento n. 2) secondo la zonizzazione del PUG di Porto Cesareo (documento adottato ma non ancora
vigente). Il completamento dell’innnissario interessa un’area prettamente agricola sempre ricadente nell’ambito comunale di Porto Cesareo zonizzata come E-l (zone agricole produttive normali). Il sito dell’intervento di adeguamento dell’impianto di depurazione si trova interamente all’interno dell’area (circa 17.500 m2) attualmente destinata all’impianto di trattamento delle acque reflue di Porto Cesareo, situato nel Comune di Porto Cesareo (LE), al confine Sud con il Comune di Nardò, nei pressi della Masseria Bellanova, ricadente in un’area destinata a impianti tecnologici (F3). Infine, l’emissario verrà realizzato quasi completamente nel comune di Nardò, interessando, pressoché totalmente, la SP 286 (litoranea) e attraversando un lembo dell’abitato di S. Isidoro (frazione di Nardò).

Planimetria generale con slide degli interventi di mitigazione

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IL PROGETTO

Il territorio attraversato dal tronco fognario risulta pressoché pianeggiante caratterizzato da una matrice agricola dominata dalla presenza di uliveti alternati a seminativi marginali ed estensivi e da residue aree naturali a pascolo e rari boschi e macchie. Nel tratto iniziale, si osserva una maggiore eterogeneità nella struttura agricola, in cui sono presenti seminativi, una maggiore urbanizzazione in prossimità del comune di Porto Cesareo.
Pertanto dalle analisi riportate e dai vari sopralluoghi è stato possibile classificare il paesaggio in tre sezioni con caratteri ricorrenti :

1. Tratto _ Tra Città e Campagna

2. Tratto _ Tangenziale Urbana

3. Tratto _ Litoranea

Si sono inoltre elaborate analisi sulle sezioni significative del territorio al fine di rispondere in modo puntuale alle necessità di analisi conoscitive e interpretative del progetto.

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TRA CITTÀ E CAMPAGNA

La condotta emissaria nel primo tratto attraversa un territorio che presenta un tipico paesaggio salentino costituito da ulivi e prati arborati. Una campagna abitata nella quale il tracciato può assumere il valore di elemento ordinatore che aiuta a valorizzare e mettere in scena il territorio e, allo stesso tempo, contribuisce a incrementare la naturalità inserendo ampie aree di vegetazione in chiave compensativa e mitigativa.

Tratto _Tra città e Campagna

Tratto _Tra città e Campagna

Il progetto in questo tratto attraversando un brano di campagna all’uscita del depuratore, per la presenza di una macchia olivetata, coglie l’occasione di inserire un lembo di terra costituente una viabilità lenta di tipo ciclo pedonale di riconnessione del territorio. La collocazione, di una siepe continua e compatta, costituita da masse vegetali a fioritura alternata ha lo scopo di evitare attraverso questo inserimento vegetazionale, l’effetto di superfici sigillate. Sul lato dx, essendo il territorio circostante caratterizzato dalla presenza di un paesaggio naturalistico non compromesso, il progetto prevede una piantumazione discontinua a carattere tappezzante, al fine di garantire la visibilità dello stesso.

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TANGENZIALE URBANA

Il tratto di strada che gira attraversa Porto Cesareo ha il carattere di una tangenziale urbana e potrebbe essere percorsa anche come strada di attraversamento dal centro al territorio circostante come strada per gite fuori porta. Inoltre essa è ben visibile dai bordi urbani soprattutto nelle sue parti in rilevato e per questo, può diventare occasione per costruire giardini e “sculture” vegetali.

Tratto _Tra città e Campagna

Il progetto in questo tratto dell’asse principale, in prossimità della litoranea, prevede la piantumazione di un gruppo di alberature (Tamarix / Acacia Saligna). Sul suo lato sx è prevista la realizzazione di un bordo rifinito con pacciamatura di inerti calcarei e vegetazione bassa con specie tappezzanti, arbusti a macchia e la semina sul terreno vegetale di una miscela di fiori campestri a fioritura alternata con alternanza di specie vegetali a fioritura continua e masse vegetali arboree e arbustive.

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LITORANEA

Il tratto di strada che staccandosi da San Isidoro corre lungo la litoranea sud verso Nardò attraversa uno straordinario paesaggio a maglia regolare o irregolare dal quale è possibile raggiungere alcune località di interesse paesaggistico (Palude del Capitano). La strada mette in scena il paesaggio circostante e si dota di un proprio ritmo inserendo a ritmo regolare grosse siepi a fioritura colorata alternata.

Canale Asso

L’intervento nel passaggio sul Canale Asso prevede la rimozione del muro in materiale tufaceo e la sua sostituzione con un muro in pietra a secco realizzato secondo i metodi costruttivi mediterranei. Essendo il territorio circostante caratterizzato dalla presenza di un paesaggio naturalistico non compromesso, il progetto prevede la piantumazione discontinua a carattere tappezzante, al fine di garantire la visibilità dello stesso.

Palude del Capitano

L’ambito costiero interessato, circa a metà strada tra Torre Sant’Isidoro e Torre dell’Inserraglio, è contraddistinto dalla denominazione “Palude del Capitano “.
L’areale, dominato da ambiente geologico dì tipo carsico, si caratterizza per la presenza di numerose depressioni doliniformi originatesi per lo sprofondamento della volta di preesistenti cavità sotterranee, note localmente come “Spunnulate.
La vegetazione tipica dell’ambiente lagunare è collocata sul fondo di piccole doline di origine carsica (le “Spunnulate”). Nelle aree circostanti, dì particolare rilievo, è la presenza dello Spinaporci (Sarcopoterium spinosum) che ha qui l’unica stazione di presenza regionale e la seconda conosciuta in tutta Italia.

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IMPIANTO DI DEPURAZIONE

L’impianto di depurazione di Porto Cesareo versa oggi in un completo stato di abbandono, le opere esistenti sono state realizzate nel corso di due distinti appalti, di cui uno a cura dell’ex EAAP e l’altro a cura dell’Amministrazione Comunale.
Il progetto di mitigazione ambientale verte nel predisporre la sistemazione vegetazionale in modo da rendere l’impianto non più un detrattore dei caratteri paesaggistici.
La piantumazione di specie autoctone, nell’area immediatamente limitrofa all’impianto stesso, quale fascia di rispetto, sarà costituita dalla collocazione, di una siepe continua e compatta, costituita da masse vegetali a fioritura alternata, frammista ad una siepe continua e compatta, costituita da masse vegetali a fioritura alternata, l’obbiettivo è quello di costituire oggi una bordura vegetale come elemento di transizione tra depuratore e campagna.
Inoltre è prevista la ricostruzione di sezioni di muretti a secco crollati e costruzione ex novo di altri muretti in pietra a secco al fine di definire la carreggiata stradale. In corrispondenza di questa sezione stradale, inoltre, la viabilità si delinea come viabilità lenta ad uso misto: pedonale | ciclabile | carrabile, riconnessione con il resto della viabilità.

L’obbiettivo che il progetto tende a perseguire è la conservazione del tratto di viabilità vicinale esistente al fine di salvaguardarne i caratteri paesaggistici del sito caratterizzati dalla presenza di un percorso tra muri in pietra a secco, caratterizzandone ulteriormente il tracciato con la piantumazione alla base dei muretti, di una vegetazione bassa con specie tappezzanti a fioritura alternata e la semina sui bordi nel terreno vegetale di una miscela di fiori campestri.

All’interno del depuratore è prevista la realizzazione di una fascia di rispetto lungo il muro perimetrale, che ospiterà alberature ad alto fusto (Leccio, Carrubo, Olivi, ecc, ) tipiche dell’ecosistema locale, e la semina sui bordi nel terreno vegetale di una miscela di fiori campestri a fioritura alternata oltre ad essenze profumate come Lavanda, Rosmarino, Alloro, Pistaccia etc.
Anche l’immagine architettonica ha assunto nel progetto un valore paesaggistico atto ad riqualificare l’intero impianto, grande importanza è stata data alla riqualificazione dell’ingresso attraverso la sostituzione dei muri d’ambito con murature in pietra a secco e recinzione in acciaio corten.