L’area interessata dal Piano Urbanistico Esecutivo si colloca a sud – ovest del centro abitato di Capurso ed è delimitata ad ovest dalla strada statale 100 e a sud dalla nuova bretella di collegamento fra la statale 100 e Via Casamassima (Z.I.).
L’intervento assume un’importanza strategica se lo si inquadra in un contesto più ampio che gli conferisce una posizione baricentrica rispetto al sistema produttivo del terziario avanzato (Executive Centre, Baricentro, Auchan, Tecnopolis) che si struttura proprio lungo la direttrice Bari-Taranto.
L’intervento, nel pieno rispetto delle caratteristiche ambientali e della naturalità del sito, assume un’importanza strategica per la valorizzazione di un contesto di particolare rilievo.
La constatazione di un simile ruolo territoriale porta alla formulazione di una proposta progettuale di un piano urbanistico esecutivo in un’area che presenta caratteristiche peculiari e non pochi vantaggi rispetto ad altre aree edificabili del P.R.G., poiché costituisce, rispetto all’assetto urbano del Comune di Capurso, una direttrice di sviluppo privilegiata.
Ortofoto con inquadramento dell’area d’intervento
Uno degli obiettivi prioritari della presente proposta, è stato quello di definire un progetto di Piano Urbanistico Esecutivo che avesse come caratteristica intrinseca quella di favorire ed innescare processi di realizzazione agevoli e soprattutto possibili. In questo senso, si sono individuati dei comparti concepiti come unità autonome, delimitate da strade pubbliche, la cui singola realizzazione è assolutamente indipendente e svincolata rispetto alle altre in quanto la superficie da destinare ad edilizia privata (55%) e quella da destinare ad edilizia residenziale pubblica (45%) è proporzionalmente distribuita in ciascuno dei quattro comparti.
Planimetria generale dell’area
L’impostazione planimetrica dell’intervento ha assunto quale asse di riferimento quello N-S, dettato e quasi imposto dalla forte presenza della SS 100. E’ stato assegnato al sistema della viabilità un ordine gerarchico che partendo dalle strade di “bordo”, che intercettano l’intera maglia e a cui è attribuita una funzione di ingresso e uscita agevole, individua una viabilità minore, interna alla maglia, ed ancora una viabilità pedonale che potrebbe definirsi di “connessione” nel momento in cui è letta nella sua dimensione trasversale e longitudinale, quale elemento di unione delle aree di naturalità e delle aree edificate.
L’intera maglia si pone a ridosso di importanti infrastrutture stradali (SS 100, bretella di collegamento della SS 100 con via Casamassima, prolungamento di via Magliano) che, se da un lato conferiscono qualità al progetto a livello di posizione strategica di collegamento con il capoluogo di Provincia, con il polo produttivo del terziario avanzato e con la zona industriale, dall’altro potrebbero interferire con la qualità ambientale delle residenze. Sulla base di queste considerazioni e valutando le prescrizioni degli strumenti urbanistici (PRG e PPA), sono state collocate lungo il prolungamento di via Magliano, nel versante ad est la dotazione di parcheggi pubblici, nelle quantità dettate dal PPA e, in posizione baricentrica rispetto all’intera maglia le attrezzature religiose e commerciali. Si è scelto, inoltre, di creare una “zona cuscinetto” a sud – est costituita da un’area verde attrezzata direttamente connessa alla fascia di rispetto della SS 100 destinata dal PRG a verde privato (VP2). In particolare per l’area destinata a verde privato le NTE del PRG (art. 2.4, lettera d) prevedono la possibilità di realizzare “parchi e giardini in cui possono essere ubicate attrezzature per lo svago, come chioschi, bar, teatri all’aperto, impianti sportivi e per lo spettacolo”.
Vista dalla viabilità longitudinale di piano verso l’attrezzatura religiosa
Come ulteriore filtro di protezione dai grandi assi di scorrimento si è, inoltre, deciso di dislocare le aree destinate a parcheggio pubblico lungo i due fronti longitudinali della maglia. Queste aree strutturano un sistema complesso costituito da un percorso pedonale, una barriera antirumore di vegetazione (verde di quartiere), i parcheggi e una strada di distribuzione interna per una più agevole fruizione della zona commerciale e della chiesa, e per una più vantaggiosa distribuzione agli edifici residenziali.
L’assetto planimetrico della viabilità, genera un reticolo geometrico che intercetta aree regolari all’interno delle quali si dispongono a margine le diverse tipologie edilizie. Si sono così definiti quattro grandi blocchi, su cui si è operato per sottrazione in modo da originare un tessuto edilizio non compatto ma discontinuo, che interagisce e si inframmezza con il sistema della vegetazione (verde privato | verde di quartiere).
Le corti interne a ciascun comparto sono caratterizzate dalla loro specifica attitudine alla pedonalità e alla sosta. L’idea “matrice” dell’intervento è la ripresa dello spazio collettivo dei centri urbani Nord Europei dove lo spazio privato interseca quello pubblico, la commistione dei due garantisce la migliore vivibilità e il controllo reciproco.
Vista del verde di quartiere nelle corti dei comparti
L’esigenza di assegnare un valore unitario e complessivo all’intervento, ha condizionato la scelta di non differenziare le tipologie da destinare ad edilizia privata (55%) da quelle ad edilizia residenziale pubblica (45%).
Gli edifici residenziali sono costituiti da diverse tipologie edilizie, casa torre, casa in linea e ville binate; le differenti modalità di composizione delle stesse hanno individuato quattro “tipologie aggregative” che costituiscono i grandi blocchi della maglia.
Le “tipologie aggregative” sono su pilotis; questa è stata una scelta dettata dall’esigenza di non creare delle corti completamente chiuse, ma proprio per la grande importanza che si è assegnata al sistema della vegetazione, si è voluto permettere la percezione dell’elemento vegetale anche dall’esterno.
L’impianto della vegetazione, infatti, assume un ruolo preponderante all’interno del progetto soprattutto nell’ottica di conferire un’elevata qualità ambientale a tutto il complesso.
La diffusa presenza della piantata olivetata sulle aree della maglia C 3.3, ha fatto ipotizzare la possibilità di utilizzare queste alberature per costituire l’ossatura portante del tessuto vegetale. Alcuni olivi, infatti, potrebbero essere recuperati e reimpiantati nelle corti aperte dei complessi edilizi, lungo l’area cuscinetto destinata a verde privato che si è prevista a ridosso della statale 100 e nelle aree a verde di pertinenza delle attrezzature scolastiche, religiose e commerciali.
Il sistema della vegetazione è, inoltre, costituito da una serie di elementi di ordine minore (alberi di 2a grandezza, macchie, bordure) che definiscono di volta in volta il sistema dei parcheggi pubblici, quello dei parcheggi privati interni alle corti, il sistema di recinzione dei singoli blocchi.
Le specie vegetali previste sono quelle della macchia mediterranea; una simile scelta è stata dettata dalla volontà di voler proporre sia le associazioni tipiche di questo ambiente sia un sistema a verde i cui costi di manutenzione fossero notevolmente minori rispetto ad altri caratterizzati da specie più impegnative da un punto di vista manutentivo.
Alla luce di quanto esposto precedentemente, l’obiettivo del Piano Urbanistico Esecutivo è quello di definire uno scenario possibile all’interno della maglia puntando a conservare le potenzialità dell’area e ad una riqualificazione ambientalmente compatibile della stessa.
Pertanto, si propone un progetto sintesi dei seguenti temi:
– Articolazione degli interventi in armonia con le esigenze del paesaggio e per la valorizzazione degli aspetti ambientali;
– Migliore Fruibilità e Accessibilità ai comparti mediante l’integrazione dei percorsi di mobilità lenta e fruizione in sicurezza anche nelle ore serali;
– Integrazione dei servizi e attrezzature collettive a servizio dell’edificato esistente e futuro.
– Creazione di nuovi spazi della e per la collettività, rendendoli attrattivi e accessibili durante l’intera giornata.
Vista del verde di quartiere nelle corti dei comparti